Gennaio dà una tregua.
I primi mesi dell’anno sono nella media con periodi più asciutti e freddi (gennaio), periodi piovosi e freddi (febbraio) e periodi tiepidi e asciutti (marzo).
I primi mesi dell’anno sono nella media con periodi più asciutti e freddi (gennaio), periodi piovosi e freddi (febbraio) e periodi tiepidi e asciutti (marzo).
Con aprile incominciano le piogge e a fine mese il germogliamento, poi le piogge continuano abbondanti per tutto il mese di maggio e di giugno disturbando molto il germogliamento, la fioritura e anche l’allegagione. In estate inizia il progetto del nuovo vigneto delle uve stramature.
Finalmente un luglio molto bello, asciutto e caldo ma non troppo, con l’uva che recupera parte del ritardo accumulato, cresce e si ingrossa velocemente per la buona disponibilità idrica del terreno. In estate arriva un nuovo coleottero: la Popillia Japonica, già segnalata qualche anno prima in Lombardia e che pian piano avanza, ma sembra interessarsi solo alle foglie giovani dei vigneti.
Si spera in un bell’agosto che invece è come le montagne russe, piovoso e umido la prima settimana, poi una settimana di bel tempo, poi nuovamente pioggia e poi bello e gli ultimi giorni nuovamente brutto. La maturazione procede molto lentamente.
La prima metà di settembre è bellissima, le uve riescono in parte a recuperare del ritardo. Manca poco ad una ottimale maturazione, da metà mese inizia una settimana di pioggia e nebbie.
Dopo queste piogge si iniziano le vendemmie che occuperanno tutta l’ultima decade del mese in più passaggi di vendemmia. Anche le uve stramature sono in ritardo e tra bello e brutto tempo maturano lentamente.Solo a metà novembre inizierà la vendemmia, che si concluderà a inizio dicembre.
La piovosità è di circa 1.730 mm. Una annata “lunga”, spostata in avanti nel tempo con uve belle e piante equilibrate, ma con un carattere forte che si sentirà nel tempo.