Autunno nella norma e un dicembre asciutto anticipano il 2018.
I primi mesi dell’anno sono altalenanti e tendono a tener ferma la vegetazione, ma in seguito le temperature miti di aprile la risvegliano.
I primi mesi dell’anno sono altalenanti e tendono a tener ferma la vegetazione, ma in seguito le temperature miti di aprile la risvegliano.
Maggio freddo e piovoso rallenta lo sviluppo dei germogli e la fioritura delle uve precoci arriva a fine maggio, mentre per le uve stramature solo a giugno inoltrato.
Temperature miti con ritorni di freddo e pioggia spostano a fine luglio l’invaiatura, con uno sviluppo della vegetazione superiore a sempre. Agosto altalenante, una perturbazione il 24 agosto porta pioggia e temperatura in picchiata fino a 7°C.
Previsioni pessime per fine agosto e inizio settembre. Le vespe, che gradiscono molto le nostre varietà precoci, ci fanno anticipare la vendemmia delle uve più mature il 27, 29 e 30agosto.
Dopo quattro giorni di piogge e bagnature riappare il sereno e decidiamo di completare la vendemmia dello chardonnay e del pinot.
Settembre scorre tendenzialmente bello con qualche pioggia isolata. Per la seconda settimana di ottobre le previsioni sono pessime, poi arriva il bel tempo.
Le previsioni preannunciano nuove piogge abbondanti per il 27 e si decide di raccogliere le uve stramature più belle prima dell’arrivo di un diluvio ininterrotto per dodici giorni.
La piovosità è di circa 1.865 mm.