L’annata 2018 è stata caratterizzata da un’estate piovosa, ma si è chiusa con una miracolosa qualità: è stata sicuramente una delle migliori vendemmie avute sul lago.
Abbiamo ottenuto vini freschi e longevi con rese che per lo chardonnay sono state migliori dell’annata precedente.
La raccolta è iniziata il 27 agosto con una piccola partita più fresca e continuata il 5 e 6 settembre.
È stata realizzata una selezione accurata di tutti i grappoli durante la vendemmia manuale avvenuta solo durante la mattina in modo che le uve arrivassero fresche in cantina.
Le partite raccolte sono state tenute separate.
Il primo raccolto, caratterizzato da uve con l’acidità più elevata, è stato pressato con grappoli interi e dopo la decantazione naturale a freddo ha fermentato in piccoli tini di acciaio inox.
Anche la seconda partita, un po’ più matura e con ottima aromaticità, ha seguito lo stesso programma di vinificazione con pressatura, decantazione e fermentazione del mosto in acciaio inox.
L’ultima partita, raccolta in una specifica zona della Vigna delle Banchine, aveva una buccia particolarmente spessa e è stata destinata alla macerazione pellicolare per una settimana.
Dopo la macerazione è stata pressata e ha fermentato in barrique di legno francese.
Tutte le fermentazioni sono avvenute in modo spontaneo con i lieviti indigeni e si sono protratte per circa due mesi.
Sono state monitorate con degustazioni frequenti e stimolate con batonnage.
A fine fermentazione la prima partita è stata mantenuta in acciaio, mentre le altre sono state travasate in barrique nuove di legno francese.
Nei mesi invernali i vini sono rimasti nel cuvier per la stabilizzazione naturale a freddo. In primavera è stata fatta la sfecciatura, nei mesi successivi sono rimaste in legno e hanno fatto la fermentazione malolattica.
Il 16 settembre 2019 è stato fatto l’assemblage delle partite in affinamento, il vino è stato travasato sfruttando la gravità, senza l’uso di pompe, in un tino di acciaio inox.
Dopo un anno di invecchiamento in legno e sei mesi in tini di acciaio inox si è deciso di imbottigliare e si prevede un lungo affinamento in bottiglia.
Imbottigliamento manuale il 19 marzo 2020.
Nonostante la sua giovinezza comunica un carattere ben definito.
Essenzialmente fruttato, il suo aroma è elegante e varietale. Con l’evoluzione nel bicchiere arrivano note di erbe officinali, tipiche del nostro Chardonnay.
Ottima intensità, che si riscontra anche in bocca attraverso l’acidità e il volume, che rendono questo vino ampio e equilibrato.
Particolarmente espressivo, coniuga bene gli elementi necessari per crescere nel tempo.
Temperatura di servizio suggerita: 12-14°C
I primi mesi dell’anno sono altalenanti e tendono a tener ferma la vegetazione, ma in seguito le temperature miti di aprile la risvegliano.