Il millesimo 2017 è stato condizionato da eventi climatici estremi e da un periodo di maturazione con temperature elevate.
In questo contesto è sempre più fondamentale lavorare sull’equilibrio dell’ecosistema viticolo con una viticoltura rispettosa del terreno e della pianta, conoscendo la diversità parcellare.
Seguendo questa filosofia, le vendemmie sono state particolarmente frazionate e hanno seguito la maturazione di ogni piccolo cru aziendale.
Lo chardonnay ha avuto tre giornate di vendemmia, iniziata il 31 agosto con la partita più fresca e poi il 6 e il 13 settembre con le partite più mature da macerare con le bucce.
È stata realizzata un’accurata selezione di ogni acino per portare in cantina soltanto l’uva sana e matura.
La vendemmia rigorosamente manuale in piccole cassette è stata realizzata solo durante la mattina, in modo che le uve arrivassero fresche in cantina.
Le piccole partite raccolte sono state tenute separate.
La prima partita caratterizzata da uve con l’acidità più elevata è stata pressata con grappoli interi e dopo la decantazione naturale a freddo ha fermentato in piccoli tini di acciaio inox.
La seconda e la terza partita invece sono state diraspate per proseguire con la macerazione pellicolare per quattro giorni, prima dell’inizio fermentazione.
Conclusa la macerazione a basse temperature si è travasato il mosto per l’inizio della fermentazione in barrique di legno francese.
Le fermentazioni sono avvenute in modo spontaneo con i lieviti indigeni e si sono protratte per circa due mesi. Sono state monitorate con degustazioni frequenti e stimolate con batonnage.
A fine fermentazione è stato realizzato un travaso per la pulizia naturale del vino e per proseguire l’affinamento sur lies in barrique di secondo passaggio.
Nei mesi invernali i vini sono rimasti nel cuvier per la stabilizzazione naturale a freddo.
In primavera è stata fatta la sfecciatura e nei mesi successivi i vini hanno continuato l’affinamento in legno e hanno fatto la fermentazione malolattica.
Il 3 aprile 2019 è stato realizzato l’assemblage delle partite: il vino è stato travasato sfruttando la gravità, senza l’uso di pompe, in un tino di acciaio inox nel quale ha continuato l’affinamento fino all’imbottigliamento.
Imbottigliamento il 20 aprile 2020.
Nel colore giallo oro si rispecchia la concentrazione impressa dall’annata.
Al naso è potente senza rinunciare alla finezza del clima di lago.
Note di erbe officinali, frutti bianchi maturi, resina e spezie orientali formano il suo profilo olfattivo.
In bocca conferma l’annata calda, con un grande volume e una minore acidità rispetto ai nostri altri chardonnay.
Si è arricchito di morbidezza e corpo. Buona armonia complessiva.
Temperatura di servizio suggerita: 12-14°C
A marzo tempo variabile con giornate molto belle alternate ad altre con piogge: la vegetazione incomincia a muoversi e le gemme iniziano a ingrossare.