Nel microclima di Pettenasco l’annata 2015 è stata una delle migliori di sempre, per tutti e tre i vini.
Dopo la difficile annata del 2014 siamo stati premiati con un andamento meteo in vendemmia più clemente e soleggiato.
Buone escursioni termiche tra giorno e notte che si riflettono nel colore più intenso dei vini e ottimo equilibrio di maturazione complessiva.
Nella vigna di pinot nero sono state mappate cinque zone differenti di maturazione delle uve che hanno dato origine a due vini: il rosso e la “prova d’autore”.
La vendemmia è iniziata il 31 agosto e si è conclusa il 10 settembre.
Le piccole partite sono state vendemmiate a mano con grande cura e selezione di ogni acino, in modo che in cantina arrivasse solo uva sana e matura.
Le fermentazioni rigorosamente spontanee sono avvenute in legno francese per entrambe le partite che hanno dato origine al rosso.
Abbiamo utilizzato le mastelle con controllo di temperatura per una macerazione a freddo con successiva fermentazione per quindici giorni.
Ogni giorno sono state effettuate due follature manuali.
La partita “Frassino” ha fermentato a una temperatura di circa 28°C e la partita “Agrifoglio” a circa 20°C.
Le degustazioni hanno definito la modalità di estrazione e il momento di separare le bucce.
Con la svinatura i vini sono stati messi in barrique di 2° passaggio per la fermentazione malolattica.
Finitala fermentazione malolattica in legno, i vini sono rimasti al freddo naturale del cuvier durante i mesi invernali per la loro stabilizzazione naturale.
In primavera è stata realizzata la sfecciatura e nei mesi successivi parte del vino ha fatto affinamento in barrique e parte in acciaio.
L’assemblage delle partite è avvenuto il 16 ottobre 2017.
Le movimentazioni del vino sono state fatte sfruttando la gravità.
Sono stati eliminati i depositi durante i travasi, il vino non è stato filtrato per preservare la sua integrità.
Imbottigliamento manuale il 9 novembre 2017.
È stata un’ottima annata sul lago, e il vino rispecchia questa espressione di armonia e grazia.
Prima impronta elegante e fruttata che presto si apre a un profilo più ricco.
È capriccioso e si fa attendere, più degli altri pinot della collezione, per questo motivo è consigliata la decantazione per almeno due ore.
La pazienza è ripagata dalla crescita entusiasmante del vino che regala note di lampone, amarena, liquirizia e spezie dolci.
Soprattutto in bocca si amplifica, con tannini marcati però setosi, acidità spiccata che regala tonicità e profondità al vino.
Virtuoso e vitale.
Temperatura di servizio suggerita: 16-17°C.
Marzo un po' meglio con meno pioggia del solito, aprile non male e cominciano a ingrossare le gemme. Il germogliamento arriva a maggio, ma anche le piogge.