Vendemmia il 28 ottobre: una giornata di sole con 4° gradi alla mattina e 15° nel pomeriggio. Le uve sono state separate in due partite: zona di basso vigore vegetativo con uve di ottima maturazione e zona più vigorosa dove le uve presentavano lo sviluppo di botrite nobile. Le due partite sono state pressate separatamente e il relativo mosto è stato messo in tino per la fermentazione naturale.
Il 5 febbraio successivo è stato fatto il travaso per separare le fecce grosse del vino, che aveva arrestato la fermentazione. L’affinamento è continuato nei tini di acciaio per altri sette mesi quindi è stato travasato in barrique di secondo passaggio. A fine ottobre 2011 abbiamo assemblato le due partite e per preservare le sue note floreali e di frutta tropicale il vino è stato travasato in acciaio dopo un breve affinamento in legno. Durante tutto il periodo di affinamento si è cercato di evidenziare le note organolettiche derivate dalla botrite nobile che nell’anno ha avuto uno sviluppo particolarmente felice. Nell’ottobre 2013 il vino è stato filtrato per evitare la rifermentazione in bottiglia, visto il suo naturale residuo zuccherino.
Imbottigliato a mano il 31 ottobre.
Colore giallo oro, splendido aspetto visivo. Al naso è elegante e femminile, sviluppa aromi floreali come il gelsomino, la gardenia e la rosa bianca, e aromi fruttati come la pera, il litchi e l’ananas che evolvono dopo alcune ore in spezie dolci e miele di acacia. In bocca struttura, freschezza e grande carattere. È un vino armonico e di retrogusto raffinato e lungo. Si percepisce la nota di complessità rilasciata dalla botrite nobile e l’intensità avvolgente della vendemmia autunnale. Sensazioni di equilibrio e purezza.
Se bevuto nella sua giovinezza consigliamo di decantarlo dieci ore prima della degustazione. Il vino non teme la bottiglia aperta e consumata a metà: gode di un grande patrimonio olfattivo che addirittura evolve nei giorni successivi alla degustazione, perciò merita un ascolto meditato e paziente.
Non si tratta di un vino passito né di un vino bianco ‘normale’: il vino bianco prodotto da uve stramature a Pettenasco è una esperienza di degustazione nuova e può essere assaggiato sia da solo che durante i pasti.
Sarà all’apogeo dopo il 2020.
Dalla fine vendemmia 2009 il tempo riserva molta pioggia e molto freddo