Vendemmia di tre partite diverse l’11 novembre 2008 e di una partita invernale il 9 dicembre, veramente splendida. Ogni partita è stata pressata e ha fermentato in acciaio, eccetto una che ha fermentato in legno.
Finita la fermentazione spontanea è seguito il travaso per l’affinamento in legno per due partite mentre le altre due hanno continuato il percorso di affinamento in acciaio. Dopo quasi tre anni e mezzo di affinamento tra legno e acciaio seguite da frequenti degustazioni, il 18 maggio 2012 è stato realizzato l’assemblage delle differenti partite che sono rimaste in tino di acciaio fino all’imbottigliamento il 31 ottobre 2013. E’ stata la versione del vino bianco da uve stramature con affinamento più lungo in cantina, a ragione dell’andamento climatico fresco che ha richiesto più tempo per farne evolvere il carattere.
Imbottigliamento il 31 ottobre 2013
Colore giallo oro con riflessi ambrati. Impronta aromatica seria, un vino profondo e pulito. Nonostante i cinque anni di vita è ancora molto giovane e ha davanti a sé un grande percorso in bottiglia. I descrittori olfattivi più evidenti sono la mela verde, l’albicocca secca, la cannella, il caffè, il malto e la vaniglia.
In bocca è un vino imponente, di struttura solida, e secco anche se ci sono degli zuccheri residui. La sua concentrazione naturale e la sua sorprendente acidità donano al vino un carattere potente e unico. Finisce con un retrogusto di varie erbe aromatiche in una sensazione complessiva intrigante, gustosa e persistente.
Considerata la sua giovinezza si consiglia di decantarlo dieci ore prima della degustazione. Il vino ha un grande patrimonio olfattivo che evolve nei giorni successivi all’apertura della bottiglia, perciò merita un ascolto meditato e paziente. Sarà all’apogeo dopo il 2023.
Dopo l’autunno più mite e meno piovoso del decennio il 2008 si apre invece con il gennaio più piovoso di sempre.