Il millesimo 2013 era stato eccellente per le uve precoci, e solo al termine della vendemmia di chardonnay e pinot nero sono iniziate le piogge e abbiamo cominciato a preoccuparci per la raccolta delle uve stramature.
A fine ottobre si è riscontrata la formazione di muffa nobile in quantità, soprattutto nelle zone più qualitative.
A questo punto, ai primi di novembre è iniziata la vendemmia facendo grande selezione degli acini per sfruttare questa caratteristica particolare, anche se l’alcol non era elevato come negli anni precedenti.
I grappoli vendemmiati con grande cura sono stati pressati interi.
La resa in mosto è stata bassissima, ma il liquido ottenuto si è dimostrato prezioso e concentrato.
La fermentazione spontanea è partita lentamente e ha continuato per oltre diciotto mesi in due piccoli tini di acciaio inox.
La sua lunga e continua fermentazione è una peculiarità che contribuisce al carattere insolito di questo vino.
È inoltre la versione più secca della collezione, risultato proprio di una fermentazione che ha continuato liberamente rispettando la nostra filosofia non interventista.
Con l’arresto spontaneo della fermentazione alcolica, e la rimanenza di un quantitativo inferiore di zuccheri rispetto ai tardivi classici, abbiamo deciso di aumentare il tempo di affinamento per valutare la sua evoluzione nel tempo.
Il vino è stato mantenuto in acciaio per conservare la sua impronta fresca e penetrante e ha trascorso sette inverni per trovare il suo equilibrio naturale.
Il suo profilo scontroso si è trasformato man mano in un vino di forte espressione e potenza, e a quel punto si è deciso di imbottigliarlo.
Imbottigliamento manuale il 28 luglio2020.
Di grande impatto, al naso rende l’emozione di una bella giornata di primavera.
Note agrumate, floreali e di erbe officinali, è intenso e dimostra un animo ancora giovane nonostante il suo lungo affinamento.
In bocca è vigoroso e tagliente. L’acidità lo rende profondo e vitale.
Retrogusto di camomilla e frutti gialli.
Cresce e si amplifica dopo giorni dalla apertura bottiglia.
Un’esperienza di degustazione inusitata che regge nel tempo con maestria.
Temperatura di servizio suggerita: 12-14°C.
La potatura doveva essere iniziata a fine febbraio ma una forte nevicata costringe a rimandarla al 20 e 21 marzo: non c’è segno di primavera.